Nell'ambito dei lavori che il governo sta portando avanti per il settore editoriale, definiti "Cantiere Editoria 5.0", Andrea Martella, sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all’Editoria, ha dichiarato “Proprio nel momento in cui si richiede al sistema dell’informazione l’impegno a svolgere una funzione di pubblico servizio, dobbiamo a maggior ragione difendere tutta la filiera della stampa dalle perdite dovute alle pratiche illegali”.
C'è infatti in definizione una “linea dura contro i pirati dei giornali” e anche di “nuove misure di sostegno all’editoria”, con allo studio l’aumento degli sgravi per chi investe in spazi pubblicitari e i motori di ricerca che presto in Italia pagheranno i diritti agli editori.
Oltre alle misure di sostegno, nuovi strumenti normativi di contrasto della pirateria e della diffusione illegale di copie dei giornali, Martella ha spiegato che si sta “lavorando a un pacchetto di proposte che riguardano il credito di imposta per la carta ma anche per l’innovazione e il digitale. L’obiettivo è di provare a dare un quadro d’insieme per affrontare questa drammatica crisi. Editoria 5.0 rimane comunque il nostro paradigma di riferimento per una riforma di sistema che dopo 40 anni innovi il settore”.
Andrea Riffeser Monti, presidente della Fieg ha dichiarato di aver chiesto ad Agcom a nome dell'associazione "un provvedimento esemplare e urgente di sospensione di Telegram, sulla base di un’analisi dell’incremento della diffusione illecita di testate giornalistiche sulla piattaforma che, durante la pandemia, ha raggiunto livelli intollerabili per uno Stato di diritto”.
Sono dieci infatti i canali monitorati, dedicati esclusivamente alla distribuzione illecita di giornali; 580mila gli utenti complessivi e un incremento dell’88% delle testate diffuse. Monitorate inoltre piattaforme esterne coinvolte in effetti di rimbalzo da Telegram. La FIEG ha stimato una perdita subita dalle imprese editoriali pari a 670mila euro al giorno.
La filiera produttiva risulta così essere vittima di questa pratica illecita. Editori, giornalisti, poligrafici, distributori, edicolanti, tutti impegnati a garantire l'informazione devono essere tutelati da queste pratiche illecite.
GMDE ha negli anni scoperto tecnologie che ora più che mai si rivelano importanti per l'editoria. Sistemi editoriali che possono portare innovazione non solo nella gestione dell'omnicanalità ma anche nelle redazioni, rivedendo ruoli e processi. Pubblicazione digitali in grado di preservare i diritti degli editori, andando ad individuare attraverso particolari azioni chi divulga le edizioni illecitamente.
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