Lo standard di classificazione ETIM (European Technical Information Model), che copre principalmente il settore dell'edilizia e dell'installazione, è un modello di dati di prodotto uniforme che utilizza classi di prodotto, caratteristiche e valori comuni per rendere omogenea la condivisione delle informazioni sui canali di comunicazione propri del settore.
Semplicemente per evitare incomprensioni sulle informazioni dei prodotti. Lo standard viene infatti adoperato da installatori, produttori e rivenditori, ognuno secondo il suo ruolo all’interno del ciclo di vita per prodotto, per collaborare al meglio.
I produttori possono adeguare la struttura dei loro dati affinché sia possibile esportarli e condividerli in un formato comune, quello ETIM appunto, dove ogni informazione trova la sua corretta posizione all’interno di una codifica preimpostata. Inoltre, grazie al modello di classificazione ETIM integrato in una soluzione PIM, tutti i dati di prodotto sono perfettamente convalidati ancor prima di essere condivisi.
Gli installatori, dal canto loro, sono in grado di utilizzare i dati standardizzati per ottimizzare le fasi di progettazione e il calcolo del costo totale di un progetto all’interno dei sistemi BIM (Building Information Modeling). Proprio perché ogni prodotto rispetta degli standard si riducono le possibilità di errore nei progetti.
I rivenditori infine possono avere, grazie alla standardizzazione, le informazioni più recenti sui prodotti. Ricordiamo che informare correttamente il cliente finale porta una maggiore soddisfazione ad entrambe le parti.
Le aziende del settore della termoidraulica e dell’illuminazione che hanno già implementato una soluzione PIM sanno che il dato strutturato permette di gestire diversi canali di uscita. Lo standard ETIM può essere inteso proprio come una tipologia di esportazione e condivisione dei dati utile per tutto il settore.
Il PIM dal canto suo può garantire che l’aggiornamento, l’arricchimento e la distribuzione verso ETIM avvengano sempre in modo efficiente. All’interno del PIM è infatti possibile gestire diverse versioni dello standard ETIM, arricchire i dati dei prodotti stessi con la relativa codifica, ottimizzare anche la gestione delle lingue per i diversi mercati in cui i prodotti sono rivenduti, avere una manutenzione costante dei codici ETIM.
Quello di cui abbiamo parlato poco fa, lo standard ETIM, è uno degli esempi di come le aziende, in questo caso del settore edile, si trovino a dover replicare i propri dati ed adattarli ad un linguaggio comune. Duplicare i dati aumenta la possibilità di errore e il tempo dedicato a verificare che essi siano sempre coerenti. Avere un PIM alla base di questi processi può essere un vantaggio non solo di tempo ma anche economico. Una volta aggiornato un dato dall’interno del PIM, tutti i canali di condivisione dei dati vengono istantaneamente aggiornati con un risparmio di tempo notevole che si traduce in un efficientamento delle attività.
GMDE ha già implementato il PIM presso alcune realtà produttive italiane. In alcuni casi è stato espressamente richiesto di esportare i dati nello standard ETIM.
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