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La trasformazione digitale nell’editoria: l'esperienza di Dani Leyhue di WoodWing Studio

Pubblicato il
2024-04-10 00:00:00

Strategie, sfide e soluzioni per un settore in costante evoluzione

Nell'era dell'informazione digitale, l'editoria si trova a un bivio tra innovazione e tradizione. Un recente articolo pubblicato su WoodWing offre una prospettiva rivoluzionaria su come gli editori possono navigare con successo in questo paesaggio in continua evoluzione.

 

Attraverso l'esperienza e le intuizioni di Dani Leyhue, Product manager per WoodWing Studio, vengono esplorati i meandri dell'editoria digitale, il potere dei flussi di lavoro neutri rispetto al canale e le strategie vincenti per un'efficace trasformazione digitale.

Dani Leyhue, con oltre un decennio di esperienza nel campo e una carriera che ha attraversato il boom dell'iPad fino all'era di Apple News+, incarna la fusione tra conoscenza tecnica e visione editoriale. La sua carriera, da graphic designer a un ruolo chiave in WoodWing, illustra il viaggio ideale attraverso la trasformazione digitale nell'editoria, evidenziando l'importanza di adattabilità e anticipazione nelle dinamiche di mercato.

 

Quali sono i principali punti dolenti che gli editori devono superare quando si parla trasformazione digitale?

Una delle principali sfide affrontate dagli editori oggi è la tendenza a operare in silos, con team dedicati a specifiche piattaforme. Questo approccio frammentato non solo è inefficace ma può anche incrementare i costi e rallentare la produzione di contenuti.

Dani Leyhue, per evidenziare questa inefficienza, condivide un aneddoto lavorativo in cui ha osservato che, all'interno di una redazione, per scrivere un articolo dedicato al tema delle Olimpiadi, venivano impiegati editor diversi per la versione cartacea e per quella digitale. Di conseguenza, la casa editrice sosteneva un costo maggiore, coinvolgendo più editor per produrre sostanzialmente lo stesso articolo sulle Olimpiadi. Avrebbe potuto, invece, essere scritto una sola volta da un unico editor e distribuito su entrambi i canali. Moltiplicando questo esempio per l'intera azienda, si può facilmente immaginare quanto tempo e denaro potrebbero essere risparmiati.

L'aggiunta di team separati per ogni nuova piattaforma digitale non è sostenibile in un contesto dove il cambiamento è costante e nuove piattaforme emergono continuamente. La product manager propone di adottare un approccio alla pubblicazione indipendente dal canale, abbandonando le distinzioni tra "prima la stampa" e "digital first" per concentrarsi direttamente sui contenuti. Questo richiede un significativo cambio di mentalità e una ristrutturazione dei flussi di lavoro interni, puntando a un sistema in cui i contenuti vengono creati una sola volta e distribuiti simultaneamente su più piattaforme, semplificando il processo e trasformando efficacemente il business.

 

I vantaggi del flusso di lavoro indipendente dal canale sono molti ma alcuni editori non l'hanno ancora adottato. Quali sono le barriere nel settore?

Dani Leyhue evidenzia che la principale sfida è la mancanza di consapevolezza riguardo alla pubblicazione indipendente dal canale, una strategia vantaggiosa ma poco conosciuta. È difficile promuovere questa metodologia a causa della limitata disponibilità di informazioni.

Un altro ostacolo è la persistenza del pensiero incentrato sulla stampa. Spesso, al primo incontro con gli editori, la discussione tende a concentrarsi su come convertire i contenuti cartacei in formati digitali, ma la Leyhue sollecita a riflettere sul perché iniziare proprio dalla stampa.

La tendenza a proteggere o ottimizzare il modus operandi esistente impedisce di esplorare nuovi approcci più efficienti. Dani Leyhue sottolinea l'importanza di focalizzarsi sugli obiettivi complessivi piuttosto che sui processi attuali o sulle strutture di team esistenti. Se lo scopo è semplicemente trasformare il contenuto dalla stampa al digitale, è possibile discuterne; tuttavia, se i goals includono efficienza, risparmio di tempo, valorizzazione dei contenuti e allineamento dell'offerta alla domanda, è necessario un cambiamento di mentalità. Abbandonare i sistemi obsoleti per esplorare nuove opportunità può portare alla costruzione di soluzioni ottimali per l'editoria multicanale attuale.

I vantaggi di questa trasformazione vanno ben oltre la semplice efficienza. L'esempio presentato dalla project manager evidenzia che, frequentemente, all'avvio di una collaborazione con le case editrici, si manifesta la necessità di sviluppare un prodotto digitale. Spesso, si considera l'idea di creare un PDF per la lettura online. Questa opzione, però, non sfrutta le vere potenzialità dell'editoria digitale. Le case editrici vengono quindi guidate nell'esplorazione di alternative più efficaci, spiegando i motivi per cui queste possono offrire maggiori vantaggi.

In realtà, il formato PDF non si adatta ottimamente all'esperienza utente, influenzando negativamente il ritorno sull'investimento (ROI). All'interno di una rivista digitale, il tempo a disposizione per attirare l'attenzione del lettore è estremamente breve. Se l'utente, utilizzando un dispositivo come l'iPhone, si imbatte in un PDF la cui dimensione rende il titolo illeggibile e opta per non ingrandire il testo, l'interesse viene perso sul nascere.

 

La chiave giusta risiede nel valorizzare i contenuti già in possesso degli editori, adottando un approccio neutrale rispetto al canale. Questo permette di sfruttare pienamente le funzionalità digitali, come link affiliati e contenuti interattivi, al fine di potenziare l'engagement del lettore e incrementare il Ritorno sugli Investimenti (ROI). L'integrazione di video, l'uso di analisi per decifrare le preferenze del pubblico e l'ottimizzazione dei contenuti basata sui dati rappresentano solo l'inizio delle possibilità offerte da questo tipo di approccio di pubblicazione.

 

Tuttavia, Dani Leyhue riconosce che la transizione a un flusso di lavoro neutrale rispetto al canale presenta delle sfide, tra cui la necessità di un cambiamento culturale all'interno delle organizzazioni editoriali e la superazione di barriere come la scarsa consapevolezza e la resistenza al cambiamento. Propone di affrontare queste sfide attraverso l'educazione, la leadership illuminata e l'adozione di nuove tecnologie e processi che supportano gli obiettivi complessivi dell'editore.

 

Ovviamente WoodWing offre agli editori una guida preziosa per navigare nel complesso mondo dell'editoria digitale. Quali sono i pro e i contro di questa soluzione?

Affidarsi a un partner come WoodWing può accelerare il raggiungimento degli obiettivi aziendali, trasformando il desiderio di un prodotto digitale in realtà molto più rapidamente rispetto a uno sviluppo interno.

Leyhue vede questo processo come un trampolino di lancio per riportare internamente le operazioni quando l'azienda è pronta, arricchita da una maggiore conoscenza e fiducia rispetto all'inizio della collaborazione.

Per illustrare i vantaggi e gli svantaggi, Leyhue fa un paragone con l'affitto di una casa: sebbene sia più costoso e non si possegga direttamente la proprietà, offre comodità e flessibilità, con qualcun altro che si occupa della manutenzione. Questo non richiede un impegno totale e soddisfa le necessità immediate in maniera flessibile.

Tuttavia, si giunge a un punto in cui l'azienda desidera maggiore controllo, come personalizzare gli spazi, riconoscendo che acquistare sarebbe più conveniente a lungo termine. A quel punto, è opportuno cessare l'outsourcing e gestire le operazioni internamente. Grazie all'outsourcing, l'azienda ha già ottimizzato i flussi di lavoro, perfezionato i modelli e potenziato le competenze del personale, preparandosi così a prendere le redini di questa importante attività.

 

Per ricevere ulteriori approfondimenti sulla trasformazione digitale per gli editori, inclusi consigli pratici e trappole da evitare, consulta "Digital Transformation for Publishers: The Dos and Don’ts in Digital Publishing".

Scopri tutte le caratteristiche di WoodWing Studio!

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